Progetto di allestimento per la mostra “Venice Secrets, Crime and Justice” promossa da Venice Exhibition Srl in occasione della riapertura alla città e al pubblico del nuovo polo museale di Palazzo Zaguri.
Un intervento essenziale che si inserisce all’interno delle 35 stanze del fabbricato in modo delicato, indipendente e non invasivo, consentendo una lettura del contesto storico e offrendo al visitatore un percorso narrativo inedito.
Un’effimera geometria vestita da una serie di membrane racconta storie e tracce di esperienze vissute, segreti, miti e antimiti: “pelle e ossa”, una metafora del confine tra stato interiore ed esteriore della persona, luogo di un’introspettiva meditazione.
L’intreccio tra forma e materia, tra modularità e ripetitività degli elementi espositivi, si esprime attraverso l’utilizzo di materiali semplici quali la tela e il ferro, dove pezzo originale, replica e narrazione diventano i veri protagonisti.
La ricchezza dei contenuti viene accentuata attraverso un’esperienza immersiva, che stimola continuamente il fruitore all’uso dei sensi. Musica, fragranze, contributi scientifici e documenti originali, sistemi interattivi dinamici e illuminazione d’effetto e d’accento costruiscono uno spazio in continuo divenire, che si apre a molteplici dimensioni interpretative.
I versi della Divina Commedia narrati lungo lo scalone d’ingresso catturano e accompagnano il visitatore in una progressiva ascesi, momento di transizione e di passaggio a una “Venezia segreta”.
Il percorso si sviluppa attraverso quattro sezioni espositive che affrontano il tema della tortura, della pena di morte e dell’inquisizione durante la Serenissima.
Il visitatore viene accompagnato attraverso sequenze sceniche soffuse e raccolte, dove si susseguono ambientazioni de-costruite e ampliate che definiscono luoghi inaspettati di narrazione, che si aprono e dialogano anche con il contesto urbano adiacente. Il percorso espositivo non ha una vera fine: le ultime stanze hanno l’obiettivo di innescare domande e risposte in entrambe le direzioni, di generare un dialogo tra visitatore e contenuti che possa mettere in discussione l’esperienza vissuta e accendere nuove curiosità e intuizioni personali.